Diciamo che esiste una predisposizione genetica, specie se ne sono affetti genitori o parenti. E quindi chi ha parenti con vene varicose svilupperà la malattia?

Non sempre, per fortuna. Infatti la malattia varicosa, o malattia venosa cronica come si preferisce chiamarla oggi, è determinata da vari fattori.

È oramai assodato che un processo infiammatorio è all’origine e sostiene lo sviluppo della malattia. Una infiammazione che coinvolge le valvole venose e la parete delle vene.

Anche se non sappiamo ancora se è nato prima l’uovo o la gallina, ovverosia se si alterano prima le valvole o viceversa.

Quelli che sappiamo è che questa infiammazione è determinata da vari fattori. Quali?

Certamente le abitudini di vita. Lo stare molto in piedi o seduti, lavorare vicino a fonti di calore, il sovrappeso, fattori ormonali e farmacologici.

Certamente la postura gioca un ruolo importante, specie se è alterata come ad esempio in un appoggio errato del piede o del corpo. Si può prevenire la malattia venosa cronica? Si.
Innanzitutto vi è da dire che le vene varicose sono l’ultimo stadio dello sviluppo. E quindi prima di queste si avranno segni e sintomi della malattia.

Anche se questo non è sempre vero. A volte le vene varicose appaiono in completo benessere, spesso dopo o durante una gravidanza. Cosa fare?

Chi ha una familiarità, specie se importante, o presenta sintomi iniziali della malattia deve accertarsi della situazione del suo sistema venoso.

L’esame ecocolordoppler, eseguito nel contesto di una visita flebologica, consente di individuare anche segni precoci della malattia.

Consentendo pertanto di attuare una prevenzione e una terapia precoci, specie nelle ragazze in giovane età. La malattia venosa può essere prevenuta.

Nei prossimi post capiremo meglio i sintomi iniziali della malattia.